Fare a imbiondire uno spicchio d’aglio diviso in due e schiacciato nell’olio e.v. Aggiungere una fetta di tonno tagliata a cubetti, farla rosolare e bagnarla col vino bianco. Farlo asciugare un po’, aggiungere tre pomodori tagliati a pezzetti e privati dei semi. Salare e far cuocere qualche minuto. Non avevo brodo di pesce se non quei maledetti dadi, che non so perchè ho comprato. Ho deciso che l’acqua sarebbe bastata e l’ho messa a scaldarsi. Ho raccolto l’olio di cottura del tonno e l’ho messo in un tegame d’alluminio. Mi piace l’alluminio per cuocere i risotti, non avendo il tegame di rame adatto. Quando l’olio è diventato caldo, ho messo il riso a tostare. Poi, ho bagnato con mezzo bicchiere di vino bianco. E’ stato a questo punto che ho aggiunto un pizzico di zafferano in pistilli, perchè non avevo avuto il tempo di metterli a bagno. Ho aggiunto metà del tonno, ho girato e poi il primo mestolo d’acqua. Il resto del tonno l’ho aggiunto a metà cottura. Lo zafferano in polvere verso la fine, quando ho aggiustato di sale. Un attimo prima di spegnere, ho aggiunto un po’ di cerfoglio, pochissima maggiorana e due cimette di mentuccia, tutto finemente tritato. Non c’è stato bisogno di mantecare: il riso era stato ben tostato, era ricco di amido, era stato mescolato quasi per tutto il tempo di cottura. Eventualmente, sarebbe bastato aggiungere un po’ di olio. Ho spento al dente e fatto riposare. Nel piatto ho aggiunto il pepe “arcobaleno” macinato al momento. Mi sembrava più adatto. 