Ingredienti: 1/2 kg di farina 00 – 40 g di lievito di birra – 1 cucchiaio raso di sale – fino 1 cucchiaio di strutto (fondamentale!*) – 1 etto di prosciutto crudo a dadini – 1 etto di pancetta a dadini – 1 pizzico di zucchero – acqua quanto basta per impastare: l’impasto dev’essere morbido (per capirci: appiccicoso)
Far sciogliere il lievito di birra in una mezza tazza d’acqua tiepida – eventualmente aggiungerne se non basta per fare l’impasto colloso di cui sopra. Solito sistema: farina a fontana, acqua, zucchero, lievito e strutto al centro, incorporare gradualmente la farina, aggiungere poco alla volta i dadini del porcello, lavorare bene. Spianare con le mani e ricavarne una forma rotonda e piatta (spessore circa 3/4 cm). Praticare dei tagli abbastanza profondi a croce (risulterà a quadrati di circa 4 dita di lato). Coprire e lasciar lievitare circa 1 ora e 1/4, meglio se vicino a fonte di calore. Preriscaldare il forno quasi al massimo, infornare e portare immediatamente la caloria a valore medio (120/130 gradi: dipende dal forno).
Tempo di cottura: circa 40 minuti. Non aprire il forno finchè si forma la crostina. Tenetela d’occhio per non farla diventare troppo secca: quando è bella dorata, levatela dal forno. Potete cuocerla direttamente sulla leccarda, ma se potete procurarvi un “testo”, è l’ideale (=piano di argilla refrattaria molto usato -e reperibile- in Emilia Romagna per cuocere le piadine)
Ottima come merenda con gli amici accompagnata da un vino rosso di buon corpo oppure al posto del pane se volete strafare per un pranzo rustico.