Fa spurgare per almeno un paio d’ore le vongole in acqua e sale o acqua e aceto. Cambia l’acqua due o tre volte. Poi metti sul fuoco un tegame in cui le vongole possano stare comode. Deve avere il coperchio. Fa riscaldare bene il tegame, poi mettici le vongole (scolate dall’acqua). Chiudi col coperchio, fa andare un minuto a fuoco forte, poi scuoti con delicatezza e fa andare ancora per un paio di minuti. A questo punto si dovrebbero essere aperte.
Se ce n’è qualcuna chiusa… non importa.
Tirale via dalla padella e controllale. Quelle chiuse si dividono in due specie: quelle tenacemente vive (e buonissime) che se ne stanno serrate con forza e quelle morte e piene di sabbia e marciume. Ti basterà sentire che suono hanno per capire se sono morte o vive. Quelle morte buttale. Quelle vive e chiuse tienile da parte. Le aggiungerai in padella poco prima degli spaghetti e ti “decoreranno” il piatto aprendosi. Le altre sgusciale, parzialmente o totalmente. Se il liquido è pieno di sabbia, filtralo o travasalo. O fa entrambe le cose.
Metti in padella l’olio migliore che hai insieme a uno spicchio d’aglio tagliato a metà. Fallo imbiondire e poi aggiungi 3 o 4 pomodorini tagliati a persona. Dopo qualche minuto, metti le vongole senza liquido, mezzo bicchiere di vino bianco e forse un pizzichino-ino di sale servirà. Nel frattempo avrai messo su gli spaghetti e tritato abbondante prezzemolo. Quando gli spaghetti da crudi stanno diventando molto al dente, versa nel sugo l’acqua delle vongole e fa prendere bollore. Non appena accade, tira su gli spaghetti e versali nel sugo, a fuoco medio, in modo che continuino a cuocere nell’acqua delle vongole. Mescola in continuazione.
Appena spegni, aggiungi una manciata di prezzemolo tritato e mescola di nuovo. A me non piace col peperoncino, ma col pepe macinato al momento. Questione di gusti.
