Sì, avete capito bene, il femminile singolare in Sicilia si dice milanisa. Non so perchè questa pasta si chiama così, però mia nonna la fa, mia mamma la fa e io la faccio. La muddica altro non è che pangrattato atturrato, cioè abbrustolito con un goccio di olio in un padellino e usato al posto del formaggio grattugiato.
Allora, andiamo per ordine.
Per persona: uno spicchio di aglio schiacciato – 3-4 alici sott’olio, (quelle dei vasetti per intenderci) – 5 cucchiai di passata di pomodoro – 1 cucchiaio abbondante di pangrattato – spaghetti – olio evo qb
Mettere in un tegame l’olio, l’aglio e l’acciuga e far andare a fuoco ultrabasso fino a sciogliere le alici e sentire per la cucina un bel profumino di aglio che comunque deve rimanere morbido. Aggiungere la passata far cuocere il tutto ed eventualmente aggiustare di sale. Lessare gli spaghetti e nel frattempo, in una padella antiaderente, abbrustolire ben bene (atturrare) il pangrattato con un goccio di olio e un pizzico di sale. Scolare gli spaghetti condirli con il sugo bollente e con il pangrattato caldissimo, sentirete al contatto tra la pasta e il pane uno sfrigolio.
Mangiatela alla salute della nonna Enza