Ho una nonna di novant’anni che prepara un pollo al limone a cui nessuno sa resistere (e che nessuno riesce ad eguagliare).
Il procedimento è il seguente:
il pollo deve essere intero, non a pezzi. Lo si fa aprire a metà e battere un po’ dal macellaio (sperando che lo faccia in modo sapiente, senza rompere le ossa, altrimenti si rischia di rovinarne il sapore). In una padella larga si versano un paio di cucchiaiate di olio d’oliva e si mette il pollo a rosolare, dopo averlo salato e pepato su entrambi i lati. Durante la cottura, la nonna usa tenere sopra al pollo una grossa pentola piena di acqua, in modo da tenere schiacciata la carne.
Fare rosolare il pollo molto bene, da una parte e dall’altra, a fuoco allegro.
Quando è ben rosolato, si aggiunge circa mezzo bicchiere di vino bianco secco, e si continua la cottura. Una volta evaporato il vino, si abbassa la fiamma. Se fosse necessario (di solito non lo è), si può aggiungere un po’ di acqua. Quando il pollo è quasi cotto, ci si spreme un limone e mezzo, e lo si gira un paio di volte, per farlo ben insaporire.
Il limone va spremuto sulla parte di pollo appena girata, in modo che sia caldissima… e poi, una volta rigirato, si spreme anche sull’altra parte caldissima.
Si termina la cottura per dieci/quindici minuti ancora, e si spegne. Lo si taglia a pezzi, ed è pronto per essere servito.
(E mi raccomando, la pentola piena di acqua va tenuta sul pollo dall’inizio alla fine… :flap: )