Mi sono ispirata ad un libro.
Il mio libro del cuore: “Non ti muovere” di Margaret Mazzantini. Scoperto molto prima che vincesse lo Strega e moltissimo prima che Castellitto ne facesse un film.
Riletto almeno 4-5 volte. Un punto in cui mi commuovo sempre è quello in cui, una notte, Italia esce nell’orto dietro casa, raccoglie dei pomodori freschi mettendoseli nella maglietta a fagotto, e prepara dei buonissimi spaghetti al sugo. Li serve a Timoteo, decorando il piatto con un ciuffetto di basilico, e lo guarda mangiare, “con le braccia conserte, come un amore nella notte”.
Ho pensato che, in una stagione come questa, nell’orto avrebbe potuto raccogliere zucca e patate.
Gli avrebbe detto: “Io sarò pure una zucca, perché sono ignorante, ma tu, a volte, sembra che abbia una patata al posto del cuore! Tieni, ti ho fatto queste crocchette, in cui zucca e patata si abbracciano.” E lo avrebbe guardato mentre mangiava, con le braccia conserte, come un amore nella notte.
In realtà è solo un’idea, non avevo mai sentito parlare di crocchette di zucca e credevo di avere avuto chissà che intuizione, poi ho letto il post di Clelia sul gattò (e relativo tentativo di fare le crocchette) e mi sono sentita una scema!
Ma ormai mi era venuta questa fissa, anche perché Timoteo amava mangiare gli arancini e queste crocchette volevano ricordarglieli nella forma.
Insomma, ho cotto nel microonde qualche patata (mezzo chilo scarso) e una quantità un po’ più abbondante di zucca. Le ho passate entrambe al passaverdura ed ho fatto asciugare in padella la zucca.
Ho mescolato quest’ultima con un tuorlo, un pizzico di sale, qualche ago di rosmarino tritato e la mollica sbriciolata di un piccolo panino raffermo, perché assorbisse l’umidità rimasta. Al composto di patata ho unito un pizzico di sale, due tuorli ed un po’ di caciocavallo grattugiato.
Ho formato le crocchette, alcune in cui la patata “abbracciava” la zucca ed altre al contrario. Le ho passate in un po’ di albume leggermente sbattuto e poi ho rotolato le crocchette di patate in semi di sesamo, e quelle di zucca in noci tritate.
Alla fine le ho fritte.
Non erano male!
Rifacendole starei solo attenta ad usare meno semi di sesamo, in modo che non coprissero tutta la superficie, e non userei più le noci, che hanno coperto troppo il sapore delle crocchette.
Magari ne mescolerei un po’ a del semplice pangrattato.
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