la minestra di pane altro non è che la base della ribollita. che, a sua volta, altro non è che la minestra di pane avanzata la sera prima e riscaldata.
obbligatori: cavolo nero fagioli cannellini o coco o zolfini (questi ultimi due sarebbero ottimi, ma forse un tantinello sprecati dato anche il costo) olio di quello buono. allora: – 1 mazzo grande di cavolo nero – un cavolo cappuccio piccolo o una verza verde piccola – due patate medie – due coste di sedano – una cipolla grande – una carota – qualche foglia di bieta – qualche cucchiaio di passata di pomodoro (detta in toscana pommarola) – timo una manciatina per profumare (in toscana è detto pepolino) – 400 gr di fagioli cannellini cotti in acqua con sedano carota uno spicchio di aglio due foglioline di salvia e buccia di limone – mezzo bicchiere di olio ev.
Pulire tutte le verdure tagliare a dadini piccoli piccoli il sedano, la cipolla la carota e le patate, affettando la verza sottile e tritando le foglie di bietola e di cavolo nero (il cavolo nero va sfogliato e privato della costa che è dura e filamentosa). fare stufare in un fondo di olio la carota, il sedano, la cipolla, le patate, la verza e la bietola. quando le verdure tirano fuori l’acquetta e sono ben appassite aggiungere il cavolo nero tritato.
Nel frattempo cuocere i cannellini ammollati (o meglio se son zolfini o coco non ammollare, la loro buccia è particolarmente sottile) con sedano, carota, aglio, salvia e buccia di limone. tenere da parte il tutto (acqua di cottura compresa). aggiungere alle verdure stufate qualche cucchiaiata di passata di pomodoro per colorare e, dopo qualche istante, anche i fagioli in parte passati e il loro brodo (togliete gli odori di cottura, ovviamente). Incoperchiare e cuocere ancora.
Quando vi sembra che tutte le verdure si stiano fondendo insieme spegnere e aggiungere il timo. a questo punto avete due strade o la mangiate così com’è oppure…. sistemate in un tegame basso e largo delle fette di pane toscano raffermo e coprite con la minestra di verdure e poi altro pane e altra minestra a strati insomma. lasciate riposare fino a che il pane si gonfia, rigirate (nel frattempo il pane sarà diventato una pappa) e servite con un generoso giro d’olio crudo. io avevo della polenta avanzata dal pranzo di ieri l’ho semplicemente grigliata.
La versione che vedete è quella senza pane.
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Le proporzioni che vi ho dato bastano per un pentolone pieno di roba ci si mangia almeno in 6. il che vuol dire che ne può venir fuori minestra di verdure smplice, minestra di pane e ribollita.
Ah, ovviamente ai crostini di polenta che mi sono avanzati ho fatto fare degna fine. :ehe:
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